Inghilterra e Galles – Il nostro primo viaggio on the road (parte 2)

Pecora nella campagna inglese

Riprendiamo il nostro racconto…dove eravamo rimasti?

Giorno 10
A circa un’ora di macchina da Beddgelert incontriamo, affacciati sul Mare d’ Irlanda, i castelli di Harlech e Caernarfon, fatti erigere da Re Edoardo I. Il castello di Caernafon è famoso perché qui avvenne l’incoronazione del Principe Carlo.

I castelli del Galles

Nel pomeriggio visitiamo l’ isola di Anglesey e ci rilassiamo, raccogliendo mille conchiglie, a Trearddur Bay; ci sono alcune casette a pochi passi da questa spiaggia meravigliosa e ridiamo pensando che potremmo ritirarci qui dopo la pensione!
E poi di nuovo le strade della Snowdonia, questa volta senza la pioggia!

La campagna sull' isola di Anglesey in Galles

La spiaggia di Anglesey in Galles

Giorno 11
Oggi visitiamo il nostro ultimo castello in Galles, il castello di Conwy; dalle sue torri la vista sulla baia è spettacolare! E’ qui che acquistiamo una coperta in pura lana di pecora, di mille colori…ancora oggi la usiamo davanti al camino nelle sere d’inverno!

Vista dall'alto del castello di Conway in Galles

Rientriamo in Inghilterra e, dopo aver percorso per sbaglio ben 3 volte il tunnel sotto il fiume Mersey, che porta a Liverpool (e pagando 3 volte il relativo pedaggio), arriviamo in città e ci lasciamo prendere dalla Beatles-mania!

Monumento nella città di Liverpool

Il Chinatown gate di Liverpool

La prima tappa è il Beatles Story Museum, dove è possibile rivivere la storia della band; percorriamo le vie centrali della città, arrivando a Matthew Street e, guidati dalla musica, entriamo nel mitico The Cavern, locale situato negli scantinati di un edificio dove i Fab4 si esibivano prima di diventare famosi in tutto il mondo. Una birra e canzoni cantate a squarciagola fino a sera!

Museo dedicato ai Beatles a Liverpool

Giovane cantante a Liverpool, la città dei Beatles

Giorno 12
Ultime tappe del nostro tour “beatlesiano”: le case dove sono cresciuti John Lennon e Paul Mc Cartney, la famosa Penny Lane, il cancello rosso di Strawberry Fields.
E’ ora di ripartire, il Lake District ci attende; i paesaggi sono spettacolari e ancor di più lo è sapere che questa è la patria di Peter Coniglio (alzi la mano chi da bambino non ha mai letto uno dei libri di Beatrix Potter?)

Il Lake District nel Regno Unito

Arriviamo a destinazione, a Brampton, nel tardo pomeriggio, la proprietaria della nostra guesthouse ci accoglie con una tazza di fumante English tea e dei biscotti burrosissimi che ha appena sfornato.

Giorno 13
Niente da fare, di nuovo una colazione completa e di nuovo, dopo 12 giorni di viaggio, non riusciamo proprio ad abituarci a vedere nel piatto dei fagioli alle 8.00 del mattino.
Ma qualche caloria ci serve, stiamo per percorrere alcuni dei sentieri più famosi a fianco del Vallo di Adriano (questo antico vallo romano partiva dalla costa orientale dell’Inghilterra e terminava in quella occidentale, con lo scopo di dividere l’Impero Romano dai Barbari). Da qui lo sguardo si perde verso la Scozia, che un giorno sicuramente visiteremo.

 

IlVallo di Adriano che separa Inghilterra e Scozia

Il forte romano di Vindolandia nel Regno Unito

Nelle vicinanze passeggiamo per Vindolanda, un ex accampamento militare romano: tutt’ora un cantiere a cielo aperto consente di ammirare il lavoro degli archeologi, che ogni giorno portano alla luce nuovi reperti. Se siete interessati, è possibile prenotare un’esperienza da “volontario archeologo”!

Volontari archeologi in prossimità del Vallo di Adriano

Ripartiamo in direzione York, non prima, però, di aver fotografato l’imponente struttura in metallo “Angel of the North”.

Angel of the <north nel Regno Unito

Verso le 20.00 arriviamo nella guesthouse della carinissima Sig.ra Hillary, a pochi km da York. Vorremmo farci una doccia e uscire a mangiare qualcosa ma la proprietaria ci avverte che è troppo tardi, alle 20.00 le cucine dei pub chiudono! Panico…finché Hillary prende in mano il telefono e chiama alcuni amici riservando un tavolo per una “coppia italiana in ritardo”! Ragazzi, non ho mai assaggiato dei veggie burger più buoni di quelli provati quella sera!

Giorno 14
Non sappiamo come ringraziare Hillary, che decide di viziarci facendoci trovare dolcetti in camera, all’interno di scatoline di latta. Le sue colazioni a base di yogurt, cereali e frutta fresca sono spettacolari!
York ci piace moltissimo: visitiamo l’enorme cattedrale e i ruderi della vecchia chiesa romana costruita sotto di essa; la Cliffod’s Tower, torre medievale situata su una piccola collina; il Museo della Città, che ripercorre la storia dell’Inghilterra degli ultime secoli con minuziose ricostruzioni di abitazioni e di strade, con tanto di personaggi in costume!

Vista dall'alto della città di York in Inghilterra

Vista della cattedrale di York

Il museo della città di York

Ma le sorprese non sono finite: uscendo, ci ritroviamo circondati da uomini in tight e donne elegantissime con cappelli e borsette coordinati; è l’ultimo giorno delle Horse Races, avvenimento ippico annuale che attira centinaia di turisti curiosi e veri appassionati…Chiara in questo momento darebbe qualunque cosa pur di partecipare!

Abbigliamento per le famose Horse Races di York

Rimandiamo la nostra partecipazione, se non altro perché non abbiamo l’abbigliamento adatto, e rientriamo a casa: trascorreremo la serata con i due nuovi nuovi ospiti ottantenni, lui appassionato di politica, lei che ci racconta tutto, ma proprio tutto, della famiglia reale!

Giorno 15
Partire o non partire, questo è il problema! Salutiamo a malincuore Hillary e ripartiamo alla volta di Stratford-upon-Avon, città natale di Shakespeare. Il paesino è molto grazioso: visitiamo la casa del più famoso drammaturgo di tutti i tempi, la chiesa in cui è stato battezzato, si è spostato ed è sepolto e percorriamo la zona pedonale a fianco del fiume Avon, pieno di barche a noleggio.

Giorno 16
La giornata inizia con una passeggiata per Oxford e per i suoi college meravigliosi

Particolare di un college a Oxford

Bicicletta nella città di Oxford

e si conclude con il Castello di Windsor: gli Appartamenti di Stato, ancora utilizzati dalla famiglia reale, la Cappella di San Giorgio, i giardini infiniti (Chiara ha raccolto una rosa, caduta sul prato, e la tiene in un libro, pensando “chissà se lo sapesse la Regina”). Non perdetevi la Queen Mary’s Doll’s House, una casa per le bambole che riproduce nei minimi dettagli una abitazione aristocratica, con tanto di elettricità!

Particolare della cappella di San Giorgio nel castello di Windsor

Le rose della Regina nel castello di Windsor

Giorni 17-18-19-20
Ci dedichiamo alla ri-scoperta di Londra (ebbene sì, ci siamo stati varie volte, ma ogni volta è una sorpresa): di questa metropoli adoriamo il contrasto tra i vecchi edifici storici e la modernità, adoriamo il suo essere multietnica e sempre “attiva”, i suoi immensi parchi verdi e i suoi musei, insomma adoriamo proprio tutto!

Big Ben e cabina telefonica a Londra

Sono giorni, questi, di passeggiate senza sosta, eccezion fatta per un panino, mangiato in fretta su una panchina! Andiamo dove ci porta il cuore, prendiamo il sole sulle rive del Tamigi, corriamo in un museo per ripararci dalla pioggia, visitiamo l’Abbazia di Westminster e ci emozioniamo davanti alla bellezza degli ornamenti dei soffitti, ci concediamo il tea delle cinque, con tanto di dolcetto reale nei giardini di Buckingham Palace, giochiamo con gli scoiattoli a St. James Park;

Un dolcetto assaggiato nei giardini di Buckingham Palace

ci lasciamo trasportare dalle luci di Piccadilly Circus, che danno l’impressione di essere al centro del mondo, assaggiamo le Jacket Potatoes in uno dei localini di Covent Garden; fotografiamo i corvi neri all’interno della Tower of London, percorriamo il Tower Bridge,

Il Tower Bridge a Londra

La Tower of London

rimaniamo mezz’ora con il naso all’insù ad osservare The Egg, sede del Comune di Londra, veniamo travolti da un’ondata di impiegati all’uscita dagli uffici nella City; noleggiamo una barchetta per rilassarci sulla Serpentine, visitiamo Kensigton Palace e millemila altre cose…

Vista del Tamigi di Londra

arriviamo in hotel ogni sera quasi barcollando ma la felicità per questo viaggio insieme è alle stelle!

Giorno 21
Un’amara sorpresa ci attende: nella notte qualcuno ha rotto il finestrino dell’auto, lasciata nel parcheggio non custodito dell’albergo. Stessa sorte toccata ad altre auto…E adesso? Niente panico, un ragazzo sporge denuncia (telefonica) alla polizia e ci aiuta a fare lo stesso. E’ in occasione degli imprevisti che ci accorgiamo di quanto siamo circondati da persone generose. Non abbiamo tempo per far riparare il finestrino, fra qualche ora riparte il nostro traghetto per la Francia! Ci indirizzano verso una carrozzeria dove i giovani proprietari,gratuitamente, aspirano i vetri frantumati presenti nell’auto e ci applicano vari strati di cellofan e nastro adesivo.
Inutile dire che comincia a piovere…raggiungiamo Dover e, dopo la traversata, comincia il nostro viaggio senza soste, e senza il finestrino lato passeggero, attraverso Francia, Belgio e Svizzera. La situazione è sempre più comica: la pioggia scende incessante, è notte, dal finestrino comincia ad entrare acqua,ma guardiamo il lato positivo: è accaduto proprio l’ultimo giorno!

Stravolti arriviamo a casa: per tanti versi questa sarà una vacanza indimenticabile!

Cabina telefonica a Salisbury

Inghilterra e Galles – Il nostro primo viaggio on the road (parte 1)

I canali di bruges, nelle Fiandre

Belgio on the road: 3 giorni alla scoperta delle Fiandre

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