Matera, 2 giorni a spasso nella città dei sassi (parte 2)

Particolari a Matera

Dove eravamo rimasti? Dopo lo stupore davanti ai sassi di Matera e una giornata all’insegna di chiese rupestri e musei, è ora di continuare l’esplorazione…

GIORNO 2

Il nostro secondo giorno a Matera inizia con una abbondante colazione e una vista magnifica sui tetti delle case del Sasso Barisano. Non scherzo se vi dico che è un po’ come trovarsi in un presepe. La città è ancora addormentata, la sensazione è quella di trovarsi in un luogo fuori dal tempo.
Usciamo di buon’ora per la prima tappa della nostra giornata: Casa Noha.

Casa Noha a Matera

Ci troviamo nella Civita, dove a partire dal XV secolo, molti nobili materani, tra i quali la famiglia Noha, edificarono le loro residenze. Con il passare degli anni Casa Noha venne ereditata da diverse famiglie, fino a quando una coppia di anziani fratelli, divenuti proprietari, decise di dare nuova vita a questo luogo donandolo al FAI. La struttura venne restaurata, conservandone la caratteristica semplicità, e consente ora a tutti coloro che visitano Matera, di conoscere virtualmente la storia della città. I filmati proiettati permettono di capire quanta strada e quanta fatica sono stati fatti per trasformare quella che un tempo fu definita “vergogna nazionale” in uno dei luoghi che oggi accolgono turisti da ogni parte del mondo. Non vi nascondo che è stato commovente rivedere l’esplosione di gioia dei materani davanti alla proclamazione ufficiale della città “Capitale Europea della Cultura 2019”. Quella che qui si racconta è una storia di coraggio, orgoglio e riscatto.

Piazza del duomo a Matera

Arriviamo, circondati da centinaia di turisti, nella Piazza del Duomo, dove sorge la Cattedrale di Matera dedicata alla Madonna della Bruna e a Sant’Eustachio.

Cattedrale di Santa Maria della Bruna a Matera

La cattedrale fu edificata a partire dal 1230 sull’ area dell’antico monastero benedettino di Sant’ Eustachio e, perchè fosse ben visibile da ogni parte della città, la base rocciosa su cui poggia fu innalzata di ben 6 metri!
La facciata è semplice e ben si integra al resto degli edifici che la circondano. Al di sotto di un rosone a 16 raggi si trova, sopra al portone principale, all’interno di una lunetta, la raffigurazione della Madonna della Bruna.

Facciata della cattedrale di Matera

Diverse sono le ipotesi riguardanti il termine “bruna”: potrebbe derivare dal termine “brunja”, corazza ed essere stato attribuito allaMdonna della difesa dei cavalieri o Hebron, città della Giudea. Secondo la leggenda una giovane fanciulla chiese ad un contadino di essere accompagnata a Matera su di un carretto e, in vicinanza della città, riferì allo stesso di essere la madre di Gesù. Giunti per venerarla, gli abitanti trovarono una statua che la raffigurava. Questo sarebbe il motivo per cui ogni anno, il 2 luglio, si festeggia la santa portando in processione su un carro trionfale la statua, che viene poi deposta nella cattedrale. Diverse sono le sorti del carro: frutto di mesi di lavoro e di mani di sapienti artigiani, il carro, circondato da cavalieri, viene preso d’assalto e letteralmente strappato. Questo gesto ricorderebbe la distruzione di un carro nel quale era custodito un quadro della madonna, da parte dei Saraceni.

Varcato l’ingresso, da uno dei portoni laterali, l’interno della cattedrale, in netto contrasto con l’esterno vi lascerà di stucco! Stucchi e cornici (scusate il gioco di parole!) rivestiti in oro caratterizzano le colonne, tre navate e il soffitto in legno, riccamente decorato.

Soffitti della cattedrale di Matera

Cattedrale di Matera

Altare maggiore nella cattedrale di Matera

A colpirci sono un bellissimo affresco della Madonna della Bruna, situato sull’omonimo altare,e la Cappella dell’ Annunziata, risalente al 1590 circa, caratterizzata da nicchie e da un soffitto a cassettoni.

Cappella dell' Annunziata a Matera
A causa di alcuni lavori di scavo in corso riusciamo solo ad intravedere il presepe in pietra dura dello scultore Altobello Persio, collocato a fianco dell’altare.
Un ultimo sguardo al Sasso Barisano dalla balconata situata davanti alla cattedrale e via verso il MATA, il Museo Diocesano di Matera, e verso altre mille adorabili stradine!

Museo diocesano di Matera

Viuzze caratteristiche di Matera

Ritorniamo sui nostri passi e percorriamo la Via del Corso, una delle vie dello shopping di Matera, dove negozi si alternano con botteghe che vendono prodotti tipici, come le bucce materane (dolcetti a base di mandorle, ricoperti di cioccolato), i peperoni cruschi o il caciocavallo.

Tipiche bucce materane

Salumeria tipica a Matera

Botteghe di amaro Lucano a Matera

Giungiamo in Piazza Vittorio Veneto e, dopo aver scattato qualche foto al Belvedere Luigi Guerricchio, entriamo nelle viscere della città: visitiamo il Palombaro Lungo.

Decorazioni murali in PIazza Vittorio Veneto a Matera

Belvedere a Matera

La più grande cisterna per la raccolta di acqua della città, costruita nel XIX secolo, appare come una enorme cavità con pareti alte 15 metri, rivestite da un particolare intonaco che le rende impermeabili. Con una capacità di 5 milioni di litri di acqua, il palombaro provvedeva all’approvvigonamento idrico della città; quando, con l’aumeno demografico, essa non fu più sufficiente, venne collegata ad altre piccole cisterne, in modo da formare una vera e propria rete sotterranea.

Palombaro lungo a Matera

Soffitti del palombaro lungo a Matera

Una curiosità: la guida ci spiega che grazie al palombaro si celebrarono numerosissimi matrimoni! Vi state chiedendo il che modo? I ragazzi di Matera venivano nei pressi della cisterna a sbirciare mentre le ragazze prelevavano l’acqua utilizzando piccoli secchi che venivano fatti calare attraverso due fori posti sul soffitto della cisterna. Visti i tempi d’attesa non era poi così fuori dal comunq scambiare due chiacchiere e…trovare marito!!!

Lasciamo la piazza Vittorio Veneto e, passando di fianco alla Chiesa di San Domenico, imbocchiamo Via San Biagio, la via degli artigiani.

Salvador Dalì a Matera

Botteghe artigiane a Matera

Botteghe di ceramica a Matera

Troviamo qui botteghe in cui si lavora il cuoio, altre in cui si crano oggetti di ceramica, altri ancora dove si vendono piccole riproduzioni della città in calcarenite.

Incontriamo la Parrocchia di San Giovanni Battista, risalente al XIII secolo. L’elemento più bello esternamente è sicuramente il portale d’ingresso, decorato con motivi floreali così belli che sembrano prendere vita.

Portale della Chiesa di San Giovanni Battista

Gli interni, molto semplici, hanno un’atmosfera decisamente medievale.

Poco più avanti la Chiesetta di San Biagio attira la nostra attenzione perchè al suo interno vi è uno dei tanti presepi che, nei giorni di festa, caratterizzano la città (troviamo il modo per sbirciare anche in luoghi non accessibili al pubblico, ma non ditelo a nessuno!).

Chiesetta di San Biagio

Interni della Chiesetta di San Biagio

Guardiamo la nostra mappa: sono stati due giorni belli e intensi…quasi non si contano le X che abbiamo tracciato sui luoghi impedibili della città!
Trascorriamo lentamente le ultime ore nella città dei sassi: lasciamo le folle di turisti per scoprire le viuzze più nascoste, dove solo qualche gatto nota la nostra presenza e attendiamo il calar del sole.

Passeggiando per Matera

Gatti a Matera

Mille piccole luci trasformano Matera in un luogo incantato che difficilmente dimenticheremo!

Matera di notte

Abbiamo voluto raccontarvi ogni dettaglio di questo nostro viaggio a Matera perchè questo è veramente un luogo da visitare una volta nella vita!

Tranquilli, non abbiamo solo camminato, abbiamo dedicato parecchio tempo alla scoperta della città dal punto di vista culinario e vi invitiamo a fare lo stesso per comprendere la ricchezza di questa città e dell’intera Basilicata. Ecco alcuni dei localini in cui ci siamo fermati:

Keiv Cafè – con una vista strepitosa sulla Chiesa di Pietro Caveoso e sul Parco della Murgia, questo piccolo bistrot permette di assaggiare alcune delle specialità di Matera; abbiamo provato la crapiata (zuppa tradizionale di ceci) e la salsiccia del pezzente, accompagnata dal pane materano e da un olio extravergine di oliva da leccarsi i baffi!

La crapiata materana

Camerlingo Kitchen Cafè – situato nei pressi della Chiesa di San Francesco, questo piccolo caffè è famoso per i panini con polipo (fritto o arrosto); se siete vegetariani potreste provare i famosi peperoni cruschi!

Panino con polpo arrosto

Ridola Cafè – collocato nell’omonima via,questo locale è perfetto per un aperitivo; in una fredda serata invernale ci siamo scaldati con del buon vino e un tagliere di formaggi locali.

Ridola Cafè a Matera

Fior di cucuzza – scoperto per caso, ci lasciamo attrarre dagli ambienti colorati e dall’idea di poter gustar piatti tipici…vegetariani! Nel locale, gestito da un simpaticissimo proprietario, è possibile degustare birre locali e piatti saporitissimi come il pane cotto con una zuppa di erbe o la puccia, la tipica focaccia materana.

Fior di cucuzza: birreria vegetariana a Matera

Puccia materana

Non ci resta che darvi appuntamento fra qualche giorno, con un articolo dedicato ai dintorni di Matera!

Felicità a Matera

Matera: 2 giorni a spasso nella città del sassi (parte 1)

Tramonto sulla città di Matera

Cosa vedere nei dintorni di Matera

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